...Sede dell'antico emporio segestano, era in età preellenica il principale approdo delle città elime di Erice e Segesta. Conclusa quest'ultima la sua vicenda urbana, il luogo si avvia a divenire in età alto medievale una roccaforte che, con la probabile costruzione del castello in età araba, su un promontorio proteso sul mare, e il successivo insediamento della tonnara e del caricatore, assume una funzione strategico-territoriale alla confluenza dei principali flussi commerciali verso l'interno.
Rimaneggiato in età normanna e sveva, il castello viene riedificato dagli Aragonesi, che nel sec. XIV lo isolano dalla terraferma con il taglio dell'istmo; a esso si addossa un primo borgo, "lu castri di la terra", fondato nel 1560 su autorizzazione di Pietro de Luna, circondato di mura e fossato e impiantato su un asse longitudinale (via Garibaldi) sul quale prospetta la chiesa Madre. Al successivo sviluppo seicentesco, strutturato sul modello a croce di strade, segue tra Sette e Ottocento una tumultuosa espansione dell'abitato, che prolunga sino sulle pendici del monte, con monotona regolarità, un'indifferenziata sequenza di strade e isolati...
Tratto da
Guida d'Italia, Sicilia
Touring club italiano
